FARINA DI RISO PROFUMATA DI GIUSTIZIA SOCIALE

Da qualche giorno, in Bottega, potete trovare la Farina di riso thay Hom Mali della Thailandia, priva di glutine, ideale per sostituire la classica farina di grano tenero nella preparazione di biscotti, creme,budini, pastelle e come addensante naturale per zuppe e salse; unico neo, ha una scarsissima attitudine alla lievitazione, causata proprio dalla mancanza del glutine, quindi non è ideale per gli impasto che prevedono una lievitazione, ma è ottima per dolci tipo crostate, biscotti, o pasta in casa e, il fatto che si impregni poco di olio, la rende perfetta per essere utilizzata nell’impanatura dei fritti.
È prodotta dalla cooperativa Green Net (= rete verde) che ha come basi la produzione biologica, la salvaguardia della biodiversità e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Negli anni ‘90 Green Net si accorse che i propri soci coltivavano il riso Hom Mali (o jasmin) in modo naturale, ma nonavevano la possibilità di ottenere la certificazione biologica perché le pratiche erano troppo complicate. 
Nel 2000 venne 
fondata la Earth Net Foundation per organizzare la filiera produttiva del riso biologico con piccoli produttori, pergarantire un riso d’alta qualità e per uniformarsi alle regole dell’Unione Europea in materia di certificazione biologica.Green Net e Earth Net s’impegnarono fortemente nella formazione dei contadini, unendo le conoscenze scientifiche piùrecenti ai saperi tradizionali, svolgendo molti esperimenti sul campo e continuando a confrontarsi con i contadini, pertrovare i fertilizzanti biologici più efficaci, garantire una buona produttività e preservarel’ambiente: furono così unadelle prime organizzazioni in Thailandia ad ottenere la certificazione biologica per il riso.Oggi Green Net propone un modello “etico” di attività che altri possono imitare, promuovendo un corso triennalediventato modello per molti paesi asiatici – Sri Lanka, India, Indonesia, Bhutan, Cambogia e Filippine – convintidell’importanza dello sviluppo sociale e ambientale sostenibile.
Tra l’altro, poiché i piccoli contadini sono i più vulnerabili ai cambiamenti climatici globali, i soci devono imparare a 
valutare il rischio ambientale ed essere in grado di fare previsioni del tempo attendibili. Se questo una volta erapatrimonio comune di tutti i contadini, ora è un’impresa ardua perché, a causa dei cambiamenti climatici, piogge,alluvioni, siccità sono diventati imprevedibili.
Il raccolto di un anno può essere distrutto parzialmente o totalmente, con 
conseguenze disastrose sulla vita delle famiglie contadine. Green Net ed Earth Net stanno mettendo tutte le loro energie per costruire con i contadini soci un programma di “adattamento” del sistema produttivo, raccogliendo, ad esempio, l’acqua piovana e cercando di costruire dei modelli climatici. Per sviluppare una nuova metodologia ci vorranno dai sei agli otto anni di lavoro, sempre secondo il modello già sperimentato per il biologico: ricerca scientifica, confronto sul campo, sperimentazione basata su un piano d’azione, adattamento, confronto e condivisione dei risultati.

Di fronte a chi si pone l’arduo obiettivo di prevedere i cambiamenti climatici, a noi quello di acquistare un sacchetto disemplice farina, perché, come al solito … Basta poco!

I volontari della Bottega equosolidale Bastapoco